Stanza dell'Inverno

Quando, nel 1840, Francesco Diana commissionò a Giovanni Rizzoli il distacco degli affreschi e il loro trasporto su tela, contestualmente incaricò il proprio amico Don Filippo Albieri di redigere una descrizione dei dipinti, in cui fosse anche precisata la loro posizione sui muri prima del distacco.

La Stanza dell’Inverno era decorata sopra il camino, da un dipinto raffigurante l’allegoria dell’Inverno perduto prima delle operazioni di distacco del 1840, e alle pareti da otto scomparti con scene di vita centese, fra cui l’interno di una cucina, dove una coppia accanto al fuoco osserva un servitore che fa girare l’arrosto. 

Durante il distacco degli affreschi, di questo scomparto fu possibile recuperarne solo un frammento, che don Filippo Albieri decise di tenere per sé “nella sua natural rovina in memoria del fatto”, attaccando sul retro della tela un cartiglio che rendesse conto dell’accadimento. 

Recentemente acquistato dal Comune di Cento, il Girarrosto rappresenta l’unico brano di Casa Pannini a non avere subito il restauro di Giuseppe Guizzardi, quindi a essere privo di ridipinture e integrazioni.

Stanza dell’Inverno