Emilio Greco

1913, Catania - 1995, Roma

E

Autodidatta, si dedica alla scultura fin dalla giovinezza, ispirandosi alle terracotte etrusche e alla ritrattistica romana, e sviluppando una grande sensibilità per il modellato. Dal 1943 è a Roma, dove conosce Leoncillo, Mazzacurati, Guttusto e tiene la sua prima personale (1946), cui seguirà una carriera espositiva di grande prestigio, costellata di riconoscimenti ufficiali. Nel 1948 è invitato alla Mostra d'arte delle Olimpiadi di Londra alla Tate Gallery. L'anno dopo partecipa alla mostra sull'arte italiana del XX secolo curata da Alfred Barr al MoMa di New York. Nel 1956 riceve alla Biennale di Venezia il Gran premio della scultura e a Collodi inaugura il suo Monumento a Pinocchio. All'inizio degli anni Sessanta realizza alcuni bassorilievi per la chiesa di San Giovanni Battista costruita dall'architetto Michelucci a Firenze e dal 1962 al 1970 realizza le porte del duomo di Orvieto, mentre il 1967 è l'anno dell'inaugurazione in San Pietro del suo Monumento a Giovanni XXIII. Diverse sono le suo mostre antologiche durante gli anni Ottanta in Italia. A Orvieto e Catania gli sono dedicate raccolte museali permanenti.