Libero Andreotti

Ave Maria

XX secolo

esposta

L’ opera di Libero Andreotti (Pescia, 15 giugno 1875 – Firenze, 4 aprile 1933) intitolata Ave
Maria è una scultura gesso, materiale che fu molto utilizzato dall’artista sia con la finalità di
ricavarne fusioni in bronzo, sia per realizzare bozzetti e opere autonome.

L’importanza di questa tecnica nell’ambito della sua produzione è infatti ben testimoniata nella ricca
Gipsoteca a lui dedicata nel Palazzo del PodestĂ  di Pescia, sua cittĂ  natale, dove sono
conservati oltre 250 modelli di sculture e una vasta documentazione sulla sua carriera.
Le forme definite e semplificate con le quali sono plasmati i volumi, che rappresentano
l’intima connessione di Maria e Gesù uniti nel gesto dell’abbraccio materno all’interno della
forma chiusa del velo di lei, che ricorda la protezione di un grembo, rivelano una vicinanza
con il gusto degli anni Venti. Si tratta della fase piĂą ispirata e apprezzata della poetica dello
scultore, che consolida il proprio stile quando l’attenzione per la figura umana, già
manifestata durante la sua giovanile vicinanza allo stile Liberty, si consolida attraverso la
riscoperta dell’arte antica, fonte di ispirazione per chi, come lui, superate le avanguardie e le
sperimentazioni, cercava di rileggere la storia dell’arte, pur senza tornare sui modelli
eccessivamente accademici.
Il tema religioso e la sensibile interpretazione degli affetti fanno di questa piccola opera
un’intensa interpretazione del tema della nascita di Gesù Bambino, generato al mondo da
Maria di Nazareth, figura fragile e forte nella sua intensa umanitĂ .

Provenienza: Cento, Collezione della GAM “A. Bonzagni”

Autore Libero Andreotti
Tipologia Scultura
Tecnica Gesso