Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino
Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino
Paesaggio con cavallo bianco detto "La rozza"
XVII secolo
esposta
Sul camino della Camera dei Cavalli era raffigurato l’eroe romano Marco Curzio sul destriero, e sulle pareti erano affrescati dieci scomparti, dei quali uno andò perduto prima del 1840 e due a seguito del distacco. I rimanenti sette, insieme al sopracamino giunsero per via ereditaria a Elisa Masolini che nel 1929 decise, insieme al marito, di ricreare in una sala di Palazzo Rosselli del Turco il fregio continuo, così come poteva essere in casa Pannini, inserendo anche la decorazione della cappa del camino. Rimase escluso da questa operazione un riquadro di eccezionale poesia, la malinconica Rozza , donata alla Pinacoteca nel 1945. Rispetto agli altri fregi, è quello che si discosta maggiormente dal precedente figurativo offerto dalle incisioni “Serie di cavalli” di Antonio Tempesta, ricalcate in maniera precisa in quasi tutti gli scomparti. Ma non è solo la maggior libertà ideativa, né la pennellata, la luce, il paesaggio, che fanno emergere questo riquadro sopra tutti gli altri: è la percezione di una natura che vibra degli stessi sentimenti dell’uomo, in un legame indissolubile che è insieme emozione intima e abbraccio cosmico.
Autore | Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino |
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Tipologia | Affresco |
Tecnica | Pittura muraria riportata su tela |
Misure | 79x132cm |