Benedetto Zalone

Ritratto di dama in abito nero

XVII secolo

esposta

La rappresentazione del sobrio abito nero e del libro di preghiere rimandano probabilmente all’iconografia di una matura vedova, la cui estrazione sociale elevata è suggerita dai piccoli gioielli che indossa. 

Il ritratto, caratterizzato da buona fattura e attento all’introspezione psicologica, già attribuito al Guercino, proviene dalla famiglia del conte Marco Chiarelli, il quale, nel 1842, depositò alcuni dipinti di proprietà della famiglia nella Pinacoteca di Cento.

 

Autore Benedetto Zalone
Tipologia Dipinto
Tecnica Olio su tela