In questa tempera scenografica le architetture classicheggianti, dipinte con tratto nitido ed elegante, sono disposte in diagonale secondo la tradizione avviata da Ferdinando e Francesco Galli Bibiena, dei quali l’autore fu seguace all’Accademia Clementina di Bologna. 

Con i Bibiena e i loro seguaci le scenografie e le vedute di architettura in prospettiva rientrano nel regno delle arti in dialogo con la scienza, al seguito dei quadraturisti, che nel corso del secolo precedente avevano intrecciato la pratica con studi di matematica, ottica, prospettiva. 

Nel 1751, Francesco Orlandi, già collaboratore del padre Stefano abile creatore di dipinti da stanza con bellissime vedute e finte architetture, fu acclamato fra i quaranta membri ordinari dell’Accademia Clementina a Bologna, assumendo poi l’incarico dell’insegnamento di architettura.