Emilio Greco

Testa d'uomo

XX secolo

esposta

L’ opera di Emilio Greco (Catania, 1913 - Roma, 1995) Testa d’uomo è una piccola scultura in bronzo che ben rappresenta l’attenzione dell’artista per la figura umana.
La dimensione e la tecnica ne rivelano l’ispirazione alla storia dell’arte antica, in particolare alla grande tradizione della scultura commemorativa italica, studiata e interpretata dall’autore in chiave moderna attraverso una sintesi dei volumi e dei dettagli.
Levigata e assorta, gli occhi chiusi e la bocca atteggiata a un delicato sorriso, la testina richiama, infatti, la ritrattistica etrusco-romana, e rimane sospesa tra naturalismo ed enigma, in una dimensione che la porta quasi fuori dal tempo.
Firmata in basso sul collo, la scultura non è datata ma presenta un’evidente affinità con le opere della fine degli anni Quaranta, in particolare del 1948, anno a cui l’artista ha prodotto diverse teste d’uomo dai lineamenti simili.
Proprio in quel periodo Emilio Greco stava consolidando la sua carriera sulla scena nazionale e internazionale, affermandosi tra gli interpreti più fedeli alla linea figurativa del secondo dopoguerra.
Della sua lunga e serrata attività espositiva ricordiamo che nel 1956 ha ricevuto il Gran premio per la Scultura della Biennale di Venezia.
Tra le sue opere pubbliche più note figurano il monumento Pinocchio e la Fatina, posto all’ingresso del Parco di Collodi, i bassorilievi per la Chiesa dell’Autostrada di G. Michelucci a Firenze, le Porte bronzee del Duomo di Orvieto e il Monumento a Giovanni XXIII nella Basilica di San Pietro a Roma.

artwork.spec.author Emilio Greco
artwork.spec.type Sculpture
artwork.spec.tecnique Bronzo
artwork.spec.sizes 25x17x18cm