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Giovanni Francesco Barbieri: i rebus del Guercino

4 Ottobre 2024

Civica Pinacoteca il Guercino

Il 4 ottobre si festeggia San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia.

Fra quanti oggi celebrano il proprio onomastico, a Cento ricordiamo Il Guercino, battezzato l’8 febbraio 1591 nella Collegiata di San Biagio, con il nome di Giovanni Francesco.

 

Il pittore, che venerava con grande devozione il santo d’Assisi, lo raffigurò in decine di opere. Fra queste, però, una si discosta da tutte le altre, perché in essa il Guercino rappresentò Francesco con uno scopo differente, con l’intento sottilmente manifesto di giocare con il proprio pubblico, di lanciare una sfida, di lasciare un indizio o, forse, un rebus.

Il mistero si svela all’interno della chiesa del Rosario di Cento, nella volta della seconda cappella di sinistra, che fu fondata dal Guercino e dal fratello Paolo Antonio.

Sopra la drammatica pala raffigurante la Crocifissione con la Madonna, la Maddalena e san Giovanni Evangelista, il pittore realizzò tre quadri di rara bellezza, definiti da suadenti effetti cromatici e luministici. Nel rappresentare i tre soggetti il Guercino volle alludere al proprio nome (san Francesco e san Giovanni) e addirittura al proprio cognome (la barba del Padre Eterno richiama Barbieri).

Oggi la chiesa del Rosario è chiusa e le quattro tele della cappella del Guercino hanno trovato un nuovo allestimento nella chiesa si San Lorenzo, all’interno della mostra Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti.

 

Per celebrare l’onomastico del Guercino, a tutte le persone di nome Francesco e Francesca, che visiteranno la Civica Pinacoteca e la chiesa di San Lorenzo, sarà offerto un omaggio.