mostra

Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti

21 Settembre 2024 – 31 Dicembre 2025

Chiesa di San Lorenzo - Piazza Cardinal Lambertini 44042 Cento (FE)

Orari e tariffe

 

La mostra, ospitata presso la chiesa di San Lorenzo espone venti grandi opere, la maggior parte pale d’altare, a firma del Guercino e dei suoi allievi, che fino ad oggi erano nascoste all’occhio del pubblico perché custodite in sedi non visitabili.

Un percorso tra i capolavori del Guercino e della sua scuola provenienti da vari luoghi chiusi: chiese ancora inagibili a causa del sisma del 2012 e musei in corso di ristrutturazione, che hanno affidato alla città natale dell’artista questi capolavori “invisibili”.

Il Comune di Forlì ha messo a disposizione cinque grandi opere provenienti da Palazzo del Merenda, chiuso per ristrutturazione. 

Sono due le grandi pale che lo stesso Guercino inviò alla città, in grado di dimostrare la straordinaria tenuta qualitativa che connota la fase estrema dell’artista: l’”Annunciazione” (1648) e “San Giovanni Battista” (1653-1655). 
Ad esse si affiancano la bellissima “Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina” del nipote di Guercino Benedetto Gennari e, destinate sempre a chiese forlivesi, la pala con i “Santi Anna e Gioacchino inginocchiati di fronte all’Eterno” di Cristoforo Serra,  e lo “Sposalizio mistico di santa Caterina d’Alessandria”, opera sorprendente dell’ancora poco noto Giuseppe Maria Galeppini. 
Anche se a partire dal 1642 il Guercino si era ormai trasferito a Bologna, i dipinti presentati confermano l’autorevolezza di una scuola che manteneva le proprie radici a Cento e ne ribadiscono l’indiscutibile originalità. 

L’ambiente in cui si è formato il pittore è testimoniato dalla pala “San Lorenzo e san Pancrazio” (1610) di Carlo Bononi, proveniente dalla chiesa di San Lorenzo di Casumaro, e dalle lunette del rarissimo Giovanni Battista Gennari, uno dei capostipiti della famiglia che accompagnò l’attività del maestro.

Dalla chiesa del Rosario provengono cinque magnifiche tele del Guercino. Questo luogo fu per l’artista, per molti anni priore dell’Arciconfraternita, un luogo dell’anima.
Databili 1644-45 sono in mostra la Crocefissione e i tre dipinti della volta raffiguranti “Il Padre Eterno Benedicente”, “San Francesco”, “San Giovanni Battista”, provenienti dalla cappella di famiglia del Guercino e “L’Assunta” con il suo illusionistico scorcio “dal sotto in su”, datata 1620.
Tutti questi capolavori del Guercino possono essere confrontati con opere analoghe, offrendo uno spunto di riflessione su pittori, alcuni assai rari, ancora da studiare. 

Dalla chiesa di san Pietro di Cento provengono: di Matteo Loves la “Madonna con il Bambino, con san Bernardino da Siena e l’angelo custode” (1630-40); di Matteo Mingarini la tela “Sant’Omobono” (1661). Inoltre di Benedetto Zalone databili 1620 circa due capolavori: la “Madonna Assunta con i santi Bonaventura, Francesco e la donatrice” e la “Madonna di San Luca con i santi Antonio Abate, Paolo, Sebastiano e Gregorio Magno”.

Dalla chiesa di san Biagio di Cento proviene la “Madonna in gloria con i santi Caterina da Siena, Francesco di Paola, Gaetano Thiene” di Benedetto Gennari (1659-60).

Infine da una collezione privata di Modena, si inseriscono nel percorso della mostra due tele di grandi dimensioni di Giovan Battista Gennari: “Natività della Vergine” (1606) e “Visitazione” (1606).

 

La mostra è curata da Daniele Benati e Lorenzo Lorenzini.

Il Comitato scientifico è composto da: Cristina Ambrosini, Daniele Benati, Stefano Benetti, Lorenzo Lorenzini, Lorenza Montanari, Maria Luisa Pacelli, mons. Paolo Marabini, Antonio Iommelli, Manuel Ferrari, Silvia Battistini, Giovanni Sassu. 

Enti promotori sono: Regione Emilia-Romagna – Settore Patrimonio Culturale, Comune di Forlì, Comune di Cento, Fondazione Patrimonio degli Studi di Cento, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.

Il catalogo della mostra sarĂ  in vendita presso la Civica Pinacoteca il Guercino e la Chiesa di San Lorenzo.