La chiesa del Rosario fu per il Guercino un luogo dell’anima.
Commissionata nel 1633 dall’Arciconfraternita del Rosario, la chiesa fu inaugurata il 13 giugno 1645, con una messa celebrata nella cappella gentilizia del Guercino. Il pittore, che per molti anni fu priore dell’Arciconfraternita, aveva un legame strettissimo con questo edificio: probabilmente contribuì al progetto della facciata e realizzò molti dei capolavori esposti all’interno.
Al centro della volta, appesa al soffitto, è collocata la tela del Guercino “L’Assunta” (1620) con il suo illusionistico scorcio “dal sotto in su” (attualmente custodita nella Pinacoteca San Lorenzo).
Nel secondo altare di sinistra, che destinò a propria cappella di famiglia, il Guercino nel 1645 realizzò la pala d’altare con “La Crocifissione” e i tre dipinti della volta raffiguranti “Il Padre Eterno Benedicente”, “San Francesco”, “San Giovanni Battista” (attualmente sono tutti custoditi nella Pinacoteca San Lorenzo).
Nel 1650 dipinse per la prima cappella di destra “San Giovanni Battista nel deserto” (sostituito da una copia ottocentesca, l’originale è nella Civica Pinacoteca ) e per il quarto altare di sinistra “Apparizione della Vergine a san Girolamo” (requisita dai Francesi nel 1796, è a Parigi, nella chiesa di San Tommaso d’Aquino).
Di grande effetto scenografico è l'altare maggiore, disegnato nel 1727 dall'architetto bolognese Ferdinando Galli Bibiena. Esso racchiude la statua lignea della Madonna del Rosario, fatta eseguire nel 1627 a Piacenza su un progetto del Guercino, il quale poi provvide anche a colorarla (attualmente la scultura è collocata all’interno della Basilica Collegiata di San Biagio).
La chiesa è attualmente chiusa.