Chiesa di San Sebastiano e San Rocco
La chiesa fu costruita fra il  1521 e il 1552, grazie a un lascito testamentario che imponeva che essa diventasse la sede di una Confraternita dedicata a san Rocco e a san Sebastiano, i santi protettori contro le malattie epidemiche, in particolare contro la peste.
Nel 1566 fu eretto lâoratorio posteriore per le riunioni di preghiera dei confratelli, mentre dopo il 1630, passata la grande peste manzoniana che colpĂŹ anche Cento, la chiesa fu ampliata, fu costruito lâatrio, innalzato il campanile ed edificato il portico di facciata.
Dopo il trasferimento della parrocchia dalla vicina chiesa di San Pietro, lâedificio subĂŹ Â nuovi importanti lavori, sotto la direzione dellâarchitetto Pietro Alberto Cavalieri, negli anni 1764-1770.
Il nuovo interno fu ornato di stucchi e capitelli lavorati dal plastificatore bolognese Antonio Lepori, che andarono a valorizzare le opere dâarte ancora oggi custodite nel tempio: la pala dâaltare di Orazio Lamberti âCrocifissione con la Madonna, san Giovanni Evangelista, san Rocco e san Sebastianoâ (1579-80), la tela di Matteo Loves âLâangelo custodeâ (1625-30), la statua seicentesca in cartapesta raffigurante San Rocco.
Nellâoratorio, dopo il recente restauro, sono tornati leggibili gli affreschi con âStorie di San Sebastianoâ realizzati da Nicolò Silvestri  nel 1603.Â
I Padri della Compagnia di GesĂš si stabilirono in cittĂ nel â700, a seguito di due lasciti testamentari da parte dei cittadini centesi Francesco Piombini e Lorenzo Dondini, che volevano favorire lâistruzione della gioventĂš locale. Lâimportante ereditĂ offrĂŹ ai Gesuiti le risorse per fondare la chiesa di San Lorenzo e lâadiacente Casa dei Padri e per aprire un collegio per âistruire nelle lettere e nelle scienzeâ i centesi.
La costruzione della chiesa di San Lorenzo, su disegno dellâarchitetto Pietro Alberto Cavalieri, risale al 1765 e si protrasse fino al 1785, anche a causa dellâinterruzione conseguente alla soppressione dellâordine dei Gesuiti (1773).
Lâinterno della chiesa completamente bianco, ad aula centralizzata con quattro coretti, presenta soluzioni compositive che, sposandosi alle modulazioni della luce, creano effetti scenografici di grande suggestione ed esaltano gli elementi architettonici e scultorei.Â
Gli stucchi dei capitelli, della trabeazione e dellâaltare maggiore (dove spiccano i poetici angeli) furono plasmati da Antonio Lepori fra 1783 e 1785.Â
Lâaltare maggiore ospita la tavola di Alessandro Candi âIl martirio di San Lorenzoâ (1840), copia della tela del Guercino esposta nella cattedrale di Ferrara.
NellâOttocento la chiesa subĂŹ alcuni interventi interni e fu costruito il campanile, su disegno di Luigi Bertuzzi (1860).
La Casa dei Padri, che sorge a destra della chiesa, ospitava il Collegio dei Gesuiti. Dopo la soppressione dellâordine, lâedificio divenne sede del Seminario Clementino (1773-1870) e, sciolto il Seminario, passò alla Fondazione Patrimonio degli Studi (1879), la nuova istituzione nata per perseguire gli scopi di educazione e istruzione dellâoriginaria donazione Piombini Dondini.
Ancora oggi lâedificio prosegue questa missione, in quanto è sede del Liceo Giuseppe Cevolani (e del suo piccolo e curioso museo) e del Centec, il laboratorio del Tecnopolo dellâUniversitĂ di Ferrara.
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