Giuseppe Gilli
Raffaele Amadei
Ercole e Caco (copia da Antonio Muzzi)
XIX secolo
esposta
La scena rappresenta un noto episodio del mito. Di ritorno dalla sua decima fatica, Ercole arriva nel Latium vetus con i buoi che ha sottratto al re Gerione e, assetato, si ferma al tempio di Bona Dea, posto alle pendici nordest dell’Aventino, dove però la sacerdotessa gli nega l’acqua perché sacra e riservata alle donne. Infuriato, l’eroe decide allora di costruire un’altra ara sacrificale, dove per ripicca sarà loro vietato di entrare, ma mentre è intento nella sua opera non si accorge che Caco, un mostruoso pastore che vive sul colle, gli ruba i preziosi buoi e li nasconde nel suo antro tirandoli per la coda. Attratto dai muggiti delle bestie Ercole, pieno di rabbia, attraversa la pioggia di fuoco che il ladro gli riversa addosso e, raggiuntolo, lo stritola senza pietà , trascinandone poi il cadavere nella polvere. Nel disegno compaiono i diversi elementi della scena, ciascuno con registri espressivi lievemente differenti: la donna implorante e le figure dei pastori che assistono all’assassinio hanno caratteri di maggiore patetismo, l’antro, il paesaggio e soprattutto gli animali colgono aspetti più realisti, mentre la tensione contrapposta della fisicità dei due contendenti, in equilibrio tra stasi e movimento, è un elemento esplicitamente desunto dalla tradizione classica, così come l’Ercole ispirato all’Eracle Farnese.Â
Il disegno acquerellato, di raffinata qualità esecutiva, è da porre in relazione con un’opera di Antonio Muzzi (Bologna, 1815-1894) della quale conosciamo tre fogli preparatori, ora conservati nel Gabinetto di Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale di Bologna. All’epoca in cui Amadei frequentava l’Accademia, infatti, Muzzi, di cinque anni più grande, era già in ascesa sulla scena artistica, e la sua produzione, che si atteneva agli ancora apprezzati modelli neoclassici sia nella scelta dei temi sia nell’applicazione diligente dello stile, poteva ragionevolmente costituire un esempio da seguire per il giovane centese.
Autore | Raffaele Amadei |
---|---|
Tipologia | Disegno |
Tecnica | Matita su carta, penna e inchiostro |
Misure | 67x90cm |