Scopri Cento

Sorto fra il Reno e il Panaro, il territorio centese si amalgama in un panorama unico, dove frazioni e capoluogo sono fusi in un’identità territoriale dominata dalla pianura fertile e dalle acque. All’uniformità del paesaggio rurale corrisponde la matrice unitaria dell’ambiente urbano, che si sviluppa intorno alla chiesa e alla piazza, e in cui spiccano i colori solari del mattone e del cotto, materiali tipici delle architetture padane.

Il centro storico di Cento è caratterizzato dall’andamento riposante dei portici, che sono insieme fughe prospettiche e ricoveri accoglienti per il visitatore.
E’ il portico il punto privilegiato per una visuale perfetta dell’arte e della storia cittadina: un cannocchiale prospettico che proietta le figure nell'infinito luminoso dei fondi, o fa emergere contorni e masse plastiche. Piccoli scorci su paesaggi più ampi, aperture su forme definite o su contorni instabili, rapidamente suggeriti, lontananze atmosferiche e dettagli sfumati nella nebbia.

Queste forme, che emergono alla superficie della luce o si immergono nell'ombra dei fondi, richiamano il gioco chiaroscurale del maestro del barocco italiano, il centese Giovanni Francesco Barbieri, meglio noto come “Il Guercino”.

Cento, con i suoi monumenti e i suoi paesaggi ha influenzato i colori e le atmosfere presenti nelle opere del Guercino. Il Guercino, con la sua pittura inconfondibile e intensa, vibrante ed emotiva, ha celebrato i paesaggi, i colori e i volti di Cento e l’ha elevata a capitale dell’arte.

Marrone, ocra, sabbia, terracotta, terra di Siena, argilla, senape: sono i colori che si materializzano nelle vie cittadine e  che accompagnano la visione dei luoghi, così come, sotto i portici,  l’armonioso alternarsi di arco e colonna accompagna il procedere quieto dei passanti alla scoperta dei principali monumenti centesi.