Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino

San Giovanni Battista

XVII secolo

esposta

Richiesto dai fratelli Redolfini per la propria cappella nella Chiesa del Rosario dove a lungo è rimasto, il dipinto fu saldato in un’unica tranche il 18 giugno 1650, come si evince dal Libro dei conti, che ne documenta la committenza. 

L’opera aveva un effetto scenografico sull’altare nel quale era destinato, grazia alla profondità spaziale che lo caratterizza. 

La composizione messa in cena dal Guercino è, infatti, di grande impatto: il giovane santo barbuto ci osserva, coperto appena da un ampio mantello scarlatto che si estende sulle rocce su cui sta seduto, nella caverna nella quale si è ritirato. Egli regge con la mano sinistra una lunga e sottile croce di canna splendente di luce, mentre con l’altro braccio, alzato, punta il dito indicando la via del cielo. 

Grazie a un sapiente gioco di chiaroscuri la figura di san Giovanni, dall’incarnato naturale ma nobilitata dal modellato classico, è ritagliata in controluce davanti all’apertura della grotta, che appare come una sorta di “finestra” aperta sul cielo che sta scurendosi, nella luce del tramonto che sfiora un bel paesaggio collinare in lontananza.

Il drappo rosso, abilmente disposto, copre parzialmente la pelliccia che cinge i fianchi, e avvolge la figura, dandole maggior risalto. 

L’eremo, immaginato come un luogo appartato nella natura selvaggia, è vicino a una sorgente, richiamo al battesimo che, associato all’eloquente gesto del santo e al simbolismo della croce, rivela il messaggio di salvezza dell’opera.  

Autore Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino
Tipologia Dipinto
Tecnica Olio su tela
Misure 230x155 cm